Eva solo updated
Posted in: UncategorizedRiordinando l’archivio mi sono passati sottomano tutti gli articoli passati e rileggendoli ho provato una sensazione di estraneità che ogni blogger esperto conoscerà già (“Ma come scrivevo? No… adesso farei l’articolo diversamente!”). Ciò nonostante sono convinto che molti contenuti siano ancora attuali. Ad esempio il post su Eva Solo: uno dei primissimi, scritto nel 2005, uno di quelli che ha ispirato la creazione di ELMANCO.
A quei tempi si usava scrivere post da leggere tutto in un fiato in homepage, quindi non ci si dilungava troppo e si pubblicava una sola immagine, la più rappresentativa dell’argomento. Ora invece succede che i post si sviluppino soprattutto nel testo esteso, e abbondino di immagini per avere maggiore possibilità di diffusione nei social network.
Ecco allora la versione pimped nel 2011 dell’articolo su Eva Solo, un’azienda danese che continua a produrre oggetti per la casa e la cucina che considero veri capolavori di design e che, non a caso, hanno vinto dozzine di premi.
La collezione è vasta. Dopo avere sfogliato in lungo e in largo il sito (la cui navigazione non è il massimo, una delle poche pecche del brand) ho scelto i prodotti che più mi entusiasmano per la loro eleganza e intelligenza. Sono oggetti che, nonostante il loro rigore, non passano inosservati e che sono costruiti per essere usati e durare a lungo.
I pezzi più noti di Eva Solo sono le caraffe e i decanter, caratterizzati dalle doppie labbra che permettono di raccogliere all’interno del recipiente le gocce che possono cadere mentre si versa il liquido.
The best-known pieces of Eva Solo are carafes and decanters, characterized by double lips that allow you to collect in the container drops that may fall while you pour the liquid.
Da qualche tempo si è aggiunta alla collezione una serie di prodotti da usare nel giardino di casa, ad esempio le palette, ma anche accessori per attirare gli uccellini come la mangiatoia trasparente e l’abbeveratoio.
By some time it was added to the collection a number of products for use in the home garden, such as pallets, but also accessories to attract birds.
Sempre in giardino potremmo usare questo elegantissimo (occhio allo sporco) barbecue.
In the garden we could use this elegant (attention to dirt) barbecue.
Tornando in cucina, apprezzo questo arnese che permette di scavare fuori dalla mela l’unica parte non commestibile: il torsolo.
Returning to the kitchen, I appreciate this tool that allows you to dig out of the apple the only non-edible portion: the core.
Knife stand è un portacoltelli universale; la gomma ondulata interna ha la flessibilità necessaria per accogliere diversi tipi di lame.
Knife stand is a universal cutter, corrugated rubber inside has the flexibility to accommodate different types of blades.
Beerglas è un boccale asimmetrico che è stato progettato in collaborazione con produttori di birra, tuttavia il risultato è molto diverso da quello che si vede nella gran parte dei bar.
Beerglas is an asymmetrical mug that was designed in collaboration with producers of beer, but the result is very different from what you see in most bars.
Per concludere Smiley, un contenitore cavo utile per servire la frutta secca e, allo stesso tempo, raccogliere le bucce.
Finally Smiley, a cord box to serve the useful nuts and at the same time, collect the skins.
Meltingpoint
Posted in: UncategorizedDouble Exposure Portraits
Posted in: brighton, buddah, Dan Mountford, double exposureAvec sa série “The World Inside of Us”, l’artiste Dan Mountford originaire de Brighton nous montre l’étendue de son talent autour de l’idée d’une double exposition. Jouant sur les visages et les formes qui se dégagent, la série de visuels est à découvrir dans la suite de l’article.
Previously on Fubiz
After 17 Years, Art Lies Decided to Take a Break, Plans to Shut Down Journal and Site
Posted in: UncategorizedThough originally founded to cover the Houston arts scene, the journal Art Lies wound up branching out over the past 17 years, covering and critiquing art goings-on around the world. Now it’s all coming to an end, with the announcement this week that they’ve decided to shut down both their print edition and publishing content on their site as of May. While referred to as “a period of hiatus and reflection,” the tone of the announcement seems to imply that after the reflection might come some additional silence. However, their spring plans will still move forward, as will the publication of perhaps their last issue. Here’s a bit from the announcement:
The Board of Directors’ decision has not come lightly. Print criticism, an increasingly precarious enterprise with the advent of digital media, has come to a crux in recent times. We have been fortunate to maintain a consistent and uncompromised output, responding to the changing dynamics of our field and readership with a diversified media presence. Today, facing the nationwide decrease in arts funding, our efforts have proven financially unsustainable.
We are proud of the distinguished organization Art Lies has become over the last seventeen years. To think of how we began as a local, grassroots photocopied publication and grew to produce an internationally circulated, multiplatform journal with a unique voice speaks to the hard work and dedication of many individuals over nearly two decades, including our contributors, Editorial Advisory Board, staff, advertisers, vendors and stakeholders.
New Career Opportunities Daily: The best jobs in media.