VIA promuove il design francese

VIA (Valorisation de l’Innovation dans l’Ameublement) è un’istituzione francese impegnata nella scoperta e nella promozione dei giovani designer francesi. L’attività è portata avanti da ben 30 anni, durante i quali ha ottenuto risultati straordinari: basti pensare che nomi come quelli di Philippe Starck, Ronan e Erwan Bouroellec, Matali Crasset, Philippe Nigro e Mathieu Lehanneur sono stati notati per la prima volta proprio dal VIA.
VIA seleziona i giovani creativi più interessanti e li aiuta ad entrare nel mondo del lavoro in varie maniere: fornisce assistenza tecnica, li mette in contatto con le industrie, finanzia la realizzazione dei loro prototipi e allestisce esposizioni durante fiere organizzate in tutto il mondo.

Un compito davvero lodevole e produttivo. Onestamente è un lavoro che gli invidio, peccato che in Italia non esista un ente simile: se mai qualcuno vorrà mettere in piedi qualcosa del genere mi faccia sapere!
Passo ora a presentare alcuni dei migliori progetti scaturiti dall’edizione 2011 del VIA, che ho potuto vedere durante l’ultimo Fuori Salone di Milano.

Uno dei prototipi più seducenti, e già pubblicato da diversi blog, è quello dei cestini Corbeilles disegnati da Pierre Brichet. Questi oggetti sono realizzati curvando fogli di compensato di betulla tagliati a laser. Oltre a possedere un chiaro valore estetico, i cestini sanno valorizzare le intrinseche qualità del materiale: spessori minimi, grande flessibilità e resistenza.

La lampada Saturne di Béatrice Durandard è un altro progetto che non poteva passare inosservato. Un anello disposto intorno al corpo sospeso della lampada proietta la luce verso una superficie in rame, che regala una tinta calda alla luce tradizionalmente fredda dei led.

Case è un mobile contenitore formato da moduli indipendenti stampati in resina di PLA, una bioplastica a base di mais o alghe. I moduli possono essere facilmente impilati e accostati per creare colorate composizioni. Progetto di Antoine Phelouzat.

Mi è piaciuto molto anche il comodino Felix di Gregoire de Lafforest: sopra un familiare tavolino a tre piedi è stato montata una capsula a doppia conchiglia, la cui parte superiore scorre su quella inferiore.  La luce proveniente dal comodino può essere così modulata regolando il grado di apertura.

Infine ho scelto il tavolo Rythmique fonctionnelle di Emilie Colin Garros, fabbricato partendo da un unico foglio di metallo precedentemente tagliato a laser e poi piegato. Il tavolo permette di comprendere facilmente il passaggio dalle due alle tre dimensioni, e l’unicità di materia, struttura e decoro conferisce all’oggetto una sobria eleganza.

Per vedere anche tutti gli altri progetti nati dell’edizione 2011 del VIA, vai a questa pagina. Te lo consiglio caldamente.

No Responses to “VIA promuove il design francese”

Post a Comment