Un anno dopo

Dopo quasi un anno d’interruzione ecco un nuovo articolo del blog!
Durante la lunghissima attesa l’attività editoriale di Elmanco si è limitata a qualche veloce aggiornamento della pagina Facebook e questa situazione richiede una spiegazione.
Come molti sapranno le pubblicazioni si sono interrotte lo scorso anno in corrispondenza della mia partenza per Cracovia dove, grazie ad una borsa di studio Leonardo, ho lavorato nello studio di architettura polacco Q-Arch da giugno a dicembre.
L’esperienza è stata molto positiva sia dal punto di vista professionale che personale ma preferisco parlarne meglio in un articolo successivo, quindi in questa circostanza mi concentrerò su quanto riguarda direttamente il blog.

Quando ho deciso di partire ero conscio che non sarebbe stato semplice continuare ad aggiornare Elmanco… e così è stato. Il trasferimento e le tante novità hanno assorbito tutto il mio tempo libero, e anche dopo l’assestamento iniziale la nuova vita e le nuove abitudini mi hanno privato degli stimoli per ricominciare a curare il blog. Stimoli che onestamente non hanno ripreso molto vigore nemmeno ora, sei mesi dopo il mio ritorno in Italia. Il rilancio di Elmanco, iniziato circa due anni e mezzo fa, è stato impegnativo ma sentire l’entusiasmo dei tanti lettori che aspettavano il ritorno del blog è stata una grande soddisfazione.

Quando però si è profilata la possibilità di lavorare all’estero mi sono trovato a stilare un bilancio del “secondo tempo” di Elmanco, e il desiderio di fare una nuova esperienza ha avuto il sopravvento. Il bilancio, infatti, non è stato positivo come speravo: sapevo fin dall’inizio di non poter lavorare al blog a tempo pieno come quattro anni prima, ma la risalita delle statistiche dei visitatori è stato lento, troppo lento, e senza certi numeri è difficile coinvolgere le aziende in sponsorizzazioni e progetti legati al blog.
Anche la scelta di tenere una linea editoriale diversa dal passato (articoli meno frequenti ma contenuti più profondi e ricchi d’immagini) non ha pagato abbastanza, nonostante sia convinto che fosse una strada che valesse la pena percorrere.

Queste esperienze mi fanno credere che i blog stiano facendo il loro tempo: l’attenzione delle persone è ormai saturata dalle informazioni che ricevono costantemente dai social networks, e c’è meno interesse a seguire anche i blog, che spesso propongono notizie già viste altrove. I blog di qualità, e consolidati da anni di pubblicazioni, mantengono il loro pubblico ma ritengo che in futuro attrarranno sempre meno nuovi lettori.
Non sto dicendo che i blog scompariranno da un giorno all’altro, ma è evidente come siano destinati a spartirsi una fetta sempre più piccola della torta formata dai media globali. Il grande successo di Twitter e dei dispositivi mobili come strumento per veicolare le informazioni è un’altra delle ragioni per cui il pubblico si sta abituando alla lettura di contenuti sempre più sintetici ed immediati. Stiamo diventando tutti “blogger”? Le cose non stanno proprio così, ma il rimescolamento dei ruoli e dei metodi ci condurrà a qualcosa d’inedito.

E dopo tutto questo discorso, nemmeno tanto originale, cosa resta di Elmanco?!

Sicuramente resta il “brand”: Elmanco è e sarà sempre un riferimento per chi cerca un design di qualità e innovativo, e una bellezza che scaturisce dall’essenza stessa del progetto e non solamente dall’aspetto esteriore.
Ho intenzione di ricominciare ad aggiornare il blog, ma in maniera più irregolare e meno tempestiva del passato. A questo proposito mi scuso con chi nell’ultimo anno mi ha scritto per segnalarmi progetti e chiedere informazioni; non mi piace ignorare chi m’invia messaggi personali ma l’attenzione ho potuto dedicare al blog è stata molto poca.

Da qualche anno ho ripreso ad occuparmi di architettura; il momento non è dei più propizi visto che la crisi economica ha colpito durissimo questo settore e non c’è nessun segnale di ripresa all’orizzonte, perlomeno in Italia, ma è comunque la strada che vedo più praticabile. L’esperienza di lavoro in Polonia, inoltre, ha aumentato il mio interesse per l’interior design e spero di diversificare la mia attività professionale anche in questa direzione.
Dopo tanti anni dedicati al blogging, quello che ora voglio è “sporcarmi le mani” con la progettazione, la ricerca, la trattativa e l’esecuzione, in definitiva a fare.
Il blog continuerà ad essere una finestra affacciata con curiosità e passione sul mondo del design e della creatività, ma con minori pretese editoriali rispetto al passato. L’obiettivo è rendere il blog una vetrina per servizi di progettazione: questa mi sembra l’unica maniera per non disperdere il “nome” costruito in tanti anni di pubblicazione.

A presto!

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