Elmanco all’università

Nelle prossime settimane vedrai pubblicati su questo blog alcuni articoli scritti da dei nuovi e giovani autori. Si tratta di studenti del Corso di Laurea in Design del prodotto industriale dell’Università di Ferrara, che si sono improvvisati blogger per un giorno. Due settimane fa, infatti, sono stato invitato a tenere una lezione all’interno del Laboratorio di Concept Design tenuto dal professor Massimo Iosa Ghini. Il tema finale del laboratorio è la progettazione di un flagship store, e gli studenti possono giovarsi della grande esperienza dello Studio Iosa Ghini nel retail interior design, ma il percorso didattico è fatto anche di esercitazioni a cui partecipano personaggi diversi come, in questo caso, il sottoscritto. Collaborano al laboratorio anche l’architetto e fotografo Giovanni De Sandre, che tiene il modulo di immagine e comunicazione, e l’architetto Gianluca Gimini, già autore e traduttore di alcuni articoli di Elmanco.

Non tornavo negli spazi della mia vecchia università da molti anni (mi sono laureato in architettura a Ferrara nel 2003) ed è stato emozionante anche perché per la prima volta mi sono trovato dall’altra parte della cattedra.
Tutta la giornata con gli studenti è stata incentrata su due temi: blog e design, e naturalmente come parlare di progetto sul web e sui social networks. Questi temi non sono più all’avanguardia come quando ero un fresco neolaureato e gli studenti di oggi sono molto più avvezzi a usare internet rispetto a qualche anno fa, ma c’è sempre tanto da dire perché le cose cambiano velocemente, e perché su questo terreno i futuri designer si giocheranno una bella fetta della loro visibilità e credibilità.

La prima parte della lezione ha riguardato lo sviluppo di Elmanco e un confronto tra i principali blog di design e loro differenti linee editoriali, mentre nella seconda parte gli studenti si sono esercitati sotto la guida mia e di Gianluca Gimini nella stesura di articolo adatto a questo blog.
Gli esiti sono stati molto buoni e almeno 6 degli articoli preparati dai ragazzi saranno pubblicati, ma dal mio punto di vista l’utilità è stata duplice perché gli studenti mi hanno fatto scoprire tanti siti e designer che non conoscevo ancora, e hanno messo alla prova le mie abilità e la mia convinzione nel parlare di un certo tipo di design.

L’obiettivo di un’esercitazione del genere non era solo la scrittura di un articolo per un blog, e non mi sono soffermato più di tanto sugli aspetti della scrittura, delle tecniche SEO, e di altre malizie da blogger, quanto abituare gli studenti ad analizzare un progetto di design in maniera scientifica e minuziosa, valutando gli aspetti innovativi e poetici sullo stesso piano di quelli che riguardano l’usabilità e la riproducibilità. Questo perché credo che sia la maniera migliore per un progettista di districarsi tra le sterminate possibilità che internet ci propone ogni giorno, e che rischiano di abituarci alla comoda ricerca dell’ispirazione su un monitor facendo dimenticare la necessaria concretezza che è alla base anche di qualunque paccottiglia in vendita in un discount.

Un architetto italiano a Cracovia 1

Un anno fa, di questi tempi, ero arrivato da poco a Cracovia, la città polacca dove ho vissuto da giugno a dicembre 2012. Ti sarai reso conto che questo periodo ha coinciso con l’interruzione delle pubblicazioni di Elmanco; molti sanno cosa sono andato a fare in Polonia, altri no, per tutti ecco il mio articolo biografico.
Lo scorso anno vinsi una Borsa di studio Leonardo riservata agli iscritti all’Ordine degli Architetti e decisi di accettarla sia per le poche opportunità professionali che trovavo in Italia, sia perché mi stimolava l’idea di fare un’esperienza di lavoro all’estero.

Onestamente non avevo mai pensato alla Polonia prima di quest’occasione, ma posso dire di essere stato fortunato perché a Cracovia ho vissuto un bel periodo sotto tutti i punti vista. Durante quei sei mesi ho lavorato nello studio di architettura Q-Arch, ma di questo parlerò in maniera dettagliata in un articolo successivo.
Cracovia è probabilmente la più bella città della Polonia, sicuramente la più importante dal punto di vista storico e culturale, e per questa ragione i turisti affollano in tutti i periodi dell’anno il suo splendido centro storico (Patrimonio dell’Umanità UNESCO). Questa premessa è importante per capire come vivere nel centro di Cracovia equivalga a vivere in una qualunque medio-grande città dell’Europa Centrale. Lo sbarco di Ryanair ha dato un grande impulso al turismo, e negli ultimi dieci anni si sono aperti tanti nuovi ristoranti, alberghi e negozi. E’ difficile attraversare il centro di Cracovia senza sentire nemmeno una volta parlare italiano o spagnolo! Questo perché per un neolaureato dell’Europa meridionale è più facile trovare lavoro in Polonia che in patria, e se a questi si sommano i tanti turisti e studenti Erasmus, si può immaginare il clima internazionale che si percepisce a Cracovia.

L’estate scorsa, inoltre, è stato il periodo di Euro 2012, il torneo calcistico continentale che si è svolto in Polonia e Ucraina, e anche questo ha contribuito a svecchiare l’immagine dell’est Europa. Le cose, tuttavia, non sono cambiate molto in periferia, dove l’anonima architettura socialista degli anni 60’ e 70’ la fa ancora da padrona e gli spazi pubblici perdono il loro fascino. Fortunatamente ho sempre vissuto tra il centro di Cracovia e il quartiere di Kazimierz, perché gli spazi di Nowa Huta (la smisurata città-fabbrica costruita nel dopoguerra), per quanto interessanti da visitare per un architetto-turista sono molto meno invitanti quando si diventa un lavoratore-pendolare.

Diciamo che per un architetto la Polonia, in questo momento, offre più opportunità dell’Italia ma da questo punto di vista basta davvero poco per battere il Bel Paese, ed è giusto chiarire come la crisi stia arrivando anche in una nazione che nei vent’anni precedenti aveva conosciuto una notevole crescita economica. La fine del comunismo, la vicinanza con l’Europa occidentale, l’ingresso nella comunità europea ma non nell’area Euro (la Polonia si tiene ancora stretta la sua valuta locale, il buon Sloty) sono stati i fattori decisivi per rilanciare una nazione i cui destini sono stati nella mani di Germania e Russia per tutti i tre secoli precedenti.
L’edilizia è stata ovviamente uno dei traini di questa ripresa, e nella prima periferia di Cracovia o in quartieri come Podgórze si sono costruite belle aree residenziali secondo i moderni standard qualitativi del nord Europa. Il basso costo dei terreni e della manodopera ha favorito gli investimenti stranieri ma negli ultimi anni la musica è cambiata anche in Polonia, e si sono ridotti i buoni affare e le nuove costruzioni.

Per un giovane architetto vale la pena cercare un impiego in Polonia? Può darsi, ma considera che la paga (e il costo della vita) è la metà rispetto all’Italia e se non si parla il polacco è difficile farsi assumere da uno studio di progettazione, a meno che non questo abbia un respiro internazionale. Il mio caso è stato particolare perché la borsa di studio ha semplificato il mio inserimento e lo studio Q-Arch ha dei rapporti di lavoro con architetti italiani, ma per uno straniero è più semplice trovare lavoro in un’impresa di costruzione o in una multinazionale.
La maggior parte degli italiani e degli altri stranieri che ho conosciuto in Polonia, infatti, lavorano in multinazionali che hanno delocalizzato sul suolo polacco i servizi informatici perciò può succedere, grazie a Skype, che un sardo che lavora a Roma si trovi chiedere assistenza a un sardo che ora lavora a Cracovia… globalizzazione!

Polacchi brava gente. Per quanto mi riguarda mi sono trovato bene con la maggior parte dei polacchi conosciuti; può anche darsi che sia stato fortunato dato che ci sono italiani che ne parlano diversamente, ma io ho incontrato un popolo gentile e voglioso di mettersi alle spalle il grigiore del secolo precedente. I polacchi sono più riservati di noi, ma non raggiungono certo la freddezza di russi o svedesi e generalmente vedono di buon occhio gli italiani e le altre popolazioni dell’Europa meridionale perché ci ritengono propositivi, allegri e con una grande cultura alle spalle. Le cose non stanno sempre così ma, come tutti gli stereotipi, contiene un qualche fondo di verità.
Di sicuro ho percepito una notevole differenza tra i polacchi giovani e quelli over 40-50, perché i secondi sono cresciuti in una società molto diversa dall’attuale. I più giovani parlano l’inglese, spesso hanno studiato o lavorato all’estero e sono molto socievoli, mentre la generazione precedente ha dovuto studiare il russo a scuola, è più legata alle tradizioni ed ha poco interesse verso i tanti stranieri che nel giro di qualche anno sono comparsi nelle strade di Cracovia.

I polacchi sono un popolo più ordinato e rispettoso delle regole di noi italiani, questo l’ho capito rapidamente sia nella vita di tutti i giorni che sul lavoro, ma il risvolto della medaglia e un minore spirito di iniziativa. Quest’aspetto è un’inevitabile conseguenza del sistema economico comunista che per cinquant’anni ha abituato le persone ad avere qualcun’altro che decideva al posto loro.
Quando però si arriva a Cracovia e si attraversa la nuovissima Galeria Krakowska ci si rende conto come il comunismo sia un ricordo lontano, e la gente affolli i negozi di Benetton, Zara e H&M come in un qualunque centro commerciale italiano. A questo proposito fa specie notare come la piazza centrale di Nowa Huta sia intitolata a Ronald Reagan, che non credo vi abbia mai messo piede in vita sua!

Due aspetti che di solito preoccupano molto l’italiano all’estero sono il clima e la cucina. Prima di partire avevo questo tipo apprensioni, ma sono tornato sano e salvo senza perdere nemmeno un kg. La cucina polacca non è tra le più rinomate al mondo (e una ragione c’è, inutile negarlo) ma i carnivori e gli amanti di zuppe e prelibatezze come i cavoli non avranno di che lamentarsi.
Io mi sono sfamato per sei mesi con pollo, kielbasa (la salsiccia-wurstel locale), pierogi (una sorta di tortellini), insalata e pasta cucinata in casa. A dire il vero a Cracovia abbondano i ristoranti e le gelaterie italiane, e in alcuni casi non sono niente male, ma quando sono all’estero cerco di adattarmi alla cucina autoctona.

Quando si parla di cucina, dobbiamo ricordare la grande fortuna che abbiamo noi italiani a vivere in un paese dal clima temperato, dove cresce di tutto e dove esiste un’incredibile varietà alimentare. L’inverno polacco non è uno scherzo (a Cracovia in febbraio si arriva anche a -35°) ed è facile capire perché i vini polacchi siano da dimenticare mentre la vodka è la bevanda nazionale. Per mia fortuna sono tornato in Italia poco prima di Natale, quando il termometro era sceso al massimo a -15°, e le temperature prossime allo zero di Cesena mi sembravano una brezza primaverile.

A proposito di Cesena, non era facile convincere gli amici polacchi che nella mia città l’anno precedente ci fosse stato oltre un metro di neve: per loro tutta l’Italia dovrebbe avere il clima della Sicilia!
Se avete la fortuna di visitare Cracovia durante i mesi estivi potreste trovare intere settimane oltre i 30° (come successe a me lo scorso anno) quindi il clima non è nemmeno così male: è molto continentale.

Questo è la prima parte della vita di un architetto italiano a Cracovia, ma presto pubblicherò un articolo dedicato solo alla mia esperienza professionale e mostrerò qualche progetto realizzato nello studio Q-Arch.
Se questi racconti sulla Polonia t’interessano, puoi trovare tantissime fonti d’informazioni in siti turistici o blog curati da italiani che vivono là da molti anni. Tra i tanti mi sento di consigliare il blog Qui Polonia & Italia, molto veritiero, approfondito ed anche divertente.

Un anno dopo

Dopo quasi un anno d’interruzione ecco un nuovo articolo del blog!
Durante la lunghissima attesa l’attività editoriale di Elmanco si è limitata a qualche veloce aggiornamento della pagina Facebook e questa situazione richiede una spiegazione.
Come molti sapranno le pubblicazioni si sono interrotte lo scorso anno in corrispondenza della mia partenza per Cracovia dove, grazie ad una borsa di studio Leonardo, ho lavorato nello studio di architettura polacco Q-Arch da giugno a dicembre.
L’esperienza è stata molto positiva sia dal punto di vista professionale che personale ma preferisco parlarne meglio in un articolo successivo, quindi in questa circostanza mi concentrerò su quanto riguarda direttamente il blog.

Quando ho deciso di partire ero conscio che non sarebbe stato semplice continuare ad aggiornare Elmanco… e così è stato. Il trasferimento e le tante novità hanno assorbito tutto il mio tempo libero, e anche dopo l’assestamento iniziale la nuova vita e le nuove abitudini mi hanno privato degli stimoli per ricominciare a curare il blog. Stimoli che onestamente non hanno ripreso molto vigore nemmeno ora, sei mesi dopo il mio ritorno in Italia. Il rilancio di Elmanco, iniziato circa due anni e mezzo fa, è stato impegnativo ma sentire l’entusiasmo dei tanti lettori che aspettavano il ritorno del blog è stata una grande soddisfazione.

Quando però si è profilata la possibilità di lavorare all’estero mi sono trovato a stilare un bilancio del “secondo tempo” di Elmanco, e il desiderio di fare una nuova esperienza ha avuto il sopravvento. Il bilancio, infatti, non è stato positivo come speravo: sapevo fin dall’inizio di non poter lavorare al blog a tempo pieno come quattro anni prima, ma la risalita delle statistiche dei visitatori è stato lento, troppo lento, e senza certi numeri è difficile coinvolgere le aziende in sponsorizzazioni e progetti legati al blog.
Anche la scelta di tenere una linea editoriale diversa dal passato (articoli meno frequenti ma contenuti più profondi e ricchi d’immagini) non ha pagato abbastanza, nonostante sia convinto che fosse una strada che valesse la pena percorrere.

Queste esperienze mi fanno credere che i blog stiano facendo il loro tempo: l’attenzione delle persone è ormai saturata dalle informazioni che ricevono costantemente dai social networks, e c’è meno interesse a seguire anche i blog, che spesso propongono notizie già viste altrove. I blog di qualità, e consolidati da anni di pubblicazioni, mantengono il loro pubblico ma ritengo che in futuro attrarranno sempre meno nuovi lettori.
Non sto dicendo che i blog scompariranno da un giorno all’altro, ma è evidente come siano destinati a spartirsi una fetta sempre più piccola della torta formata dai media globali. Il grande successo di Twitter e dei dispositivi mobili come strumento per veicolare le informazioni è un’altra delle ragioni per cui il pubblico si sta abituando alla lettura di contenuti sempre più sintetici ed immediati. Stiamo diventando tutti “blogger”? Le cose non stanno proprio così, ma il rimescolamento dei ruoli e dei metodi ci condurrà a qualcosa d’inedito.

E dopo tutto questo discorso, nemmeno tanto originale, cosa resta di Elmanco?!

Sicuramente resta il “brand”: Elmanco è e sarà sempre un riferimento per chi cerca un design di qualità e innovativo, e una bellezza che scaturisce dall’essenza stessa del progetto e non solamente dall’aspetto esteriore.
Ho intenzione di ricominciare ad aggiornare il blog, ma in maniera più irregolare e meno tempestiva del passato. A questo proposito mi scuso con chi nell’ultimo anno mi ha scritto per segnalarmi progetti e chiedere informazioni; non mi piace ignorare chi m’invia messaggi personali ma l’attenzione ho potuto dedicare al blog è stata molto poca.

Da qualche anno ho ripreso ad occuparmi di architettura; il momento non è dei più propizi visto che la crisi economica ha colpito durissimo questo settore e non c’è nessun segnale di ripresa all’orizzonte, perlomeno in Italia, ma è comunque la strada che vedo più praticabile. L’esperienza di lavoro in Polonia, inoltre, ha aumentato il mio interesse per l’interior design e spero di diversificare la mia attività professionale anche in questa direzione.
Dopo tanti anni dedicati al blogging, quello che ora voglio è “sporcarmi le mani” con la progettazione, la ricerca, la trattativa e l’esecuzione, in definitiva a fare.
Il blog continuerà ad essere una finestra affacciata con curiosità e passione sul mondo del design e della creatività, ma con minori pretese editoriali rispetto al passato. L’obiettivo è rendere il blog una vetrina per servizi di progettazione: questa mi sembra l’unica maniera per non disperdere il “nome” costruito in tanti anni di pubblicazione.

A presto!

Buone feste e buon 2012

Dato che i soliti disfattisti Maya hanno preannunciato la fine del mondo nel 2012, sarà meglio che approfitti di quest’ultima occasione per fare i migliori auguri di buone feste a tutti i lettori di Elmanco!
Il blog farà una sosta che coinciderà con le ferie della maggior parte di voi, perciò i prossimi articoli torneranno dopo l’Epifania. Durante le festività, infatti, il numero dei lettori si riduce a un terzo (lontani dall’ufficio uffici, lontani dal cuore) e non ha molto senso continuare le pubblicazioni: meglio godersi le vacanze e preparare qualche articolo per il prossimo anno.

Durante queste due settimane di interruzione ci sarà spazio solo per qualche veloce aggiornamento dei profili Facebook e Twitter di Elmanco, che ti invito quindi a seguire. Ricordo invece che per gli aggiornamenti più saltuari ma importanti esiste sempre la newsletter, a cui puoi iscriverti inserendo il tuo indirizzo mail nel footer che trovi in fondo al blog.

L’immagine della copertina è stata creata da Timi Everent e fa parte di una bella serie di illustrazioni a tema natalizio, mentre il video con cui ti saluto è una divertente versione della natività di Gesù aggiornata ai tempi di internet e dei social media. Buon Natale : )

Elmanco Blog List

Un must è ritornato, e io non posso fare a meno di segnalarvelo: la celebre blog list di Elmanco, aggiornata e rivista, contiene circa 400 blogs divisi in Design, Graphics, Trends e Networks. Da inserire nei vostri bookmarks. Esiste anche una versione in pdf e per averla, basta essere fan della pagina di Facebook.

Elmanco Blog List

Elmanco Blog List

_a blog list_ November 2011

Ritorna _a blog list_ , un grande elenco di blog dedicati alla creatività ed affini a Elmanco.  La prima versione, datata marzo 2007, riscosse un grande successo e contribuì non poco ad aumentare la popolarità di questo blog. Avendo abbandonato Elmanco per oltre due anni,  _a blog list_ si è lentamente spenta, insieme ai links che conteneva, molti dei quali indirizzati a blog non più attivi. Oggi _a blog list_ è finalmente tornata!

L’elenco è stato accuratamente aggiornato, e rivisto nelle categorie: ora contiene circa 400 blogs divisi in Design, Graphics, Trends e Networks. Questa modifica (nelle versioni precedenti erano presenti anche le categorie Advertising, Technology e Fashion) riflette l’analoga sintesi degli argomenti affrontati da Elmanco, ora più specifici su industrial e graphic design rispetto a quattro anni fa.

Design: blog dedicati al design di prodotto, il design di interni e l’architettura.
Graphics: blog dedicati a grafica, illustrazione e arti visive in genere.
Cool: blog che oltre agli argomenti delle categorie precedenti trattano le intersezioni con il mondo della moda e della tecnologia.
Networks: non si tratta di blog ma di siti social dedicati agli stessi argomenti delle altre categorie, e dove chiunque può pubblicare il proprio contributo.

I blog provengono da ogni parte del mondo, ma la maggior parte sono scritti in lingua inglese e italiana. Gli unici criteri di scelta sono la pertinenza e qualità dei contenuti, e la regolarità degli aggiornamenti. Per essere incluso nell’elenco un blog deve pubblicare almeno un paio di articoli la settimana, ma ho fatto alcune eccezioni per i blog più originali e autorevoli.

Rimettere mano a questo enorme database di link è stata un’operazione lunga ed emozionante: quando nacque la prima versione, nel marzo 2007, i tempi erano molto diversi! Tanto per farsi un’idea, era stato da poco presentato il primo iPhone, Facebook era ancora sconosciuto alle masse, e la parola “blog” stava faticosamente iniziando ad essere nominata dai media tradizionali.

E’ di nuovo disponibile anche la versione .PDF di _a blog list_ , aggiornata a novembre 2011, che puoi scaricare diventando fan della pagina Facebook di Elmanco o con “Pay with a twee” come spiegato anche in questa pagina.

Fare un resoconto dei cambiamenti avvenuti all’interno della blogosfera durante questo periodo è difficile: servirebbe tanto di quello spazio da poterci scrivere una tesi di laurea…

La nuova _a blog list_ contiene numerosi blog che non ancora esistevano quando è stata compilata la versione precedente. Nel frattempo molti dei vecchi blog si sono persi nell’oblio del web, mentre quelli ancora attivi hanno cambiato veste grafica e in alcuni casi anche linea editoriale. I blog che continuano a pubblicare dalla metà degli anni duemila non sono molti, ma alcuni di questi sono cresciuti fino a diventare importanti progetti editoriali, con collaboratori retribuiti ed avviati progetti offline.

Una cosa è certa i blog non stanno scomparendo! L’esplosione dei social network, o per meglio dire di Facebook, li ha portati in secondo piano ma per fare un certo tipo di informazione continuano a restare uno strumento prezioso. L’unica constatazione evidente è che, dopo anni di crescita impetuosa, le nuove nascite dei blog sono in calo. Una volta aprire un blog permetteva di avere uno spazio dove esprimere le proprie idee e passioni mentre ora è molto più semplice e veloce parlare di attualità sulla bacheca di Facebook, perciò decide di creare un blog solamente chi è motivato a dire qualcosa di originale oppure è in cerca di visibilità.

_a blog list_ sarà gradualmente implementata quindi se mancano dei blog meritevoli scrivimi, e se rispettano i requisiti che ho spiegato prima li aggiungerò!

Elmanco va in vacanza

Da oggi il blog stacca la spina per qualche settimana, come gran la parte dei lettori italiani che in questo periodo dell’anno si allontana da uffici e computer per le agognate vacanze.
Le pubblicazioni regolari riprenderanno all’inizio di settembre, ma nel frattempo ci sarà sempre spazio per qualche aggiornamento su Facebook, Twitter e Stumbleupon.
Questi primi 5 mesi del “secondo tempo” di Elmanco sono stati ricchi di soddisfazioni: ho ritrovato tanti compagni della blogosfera che speravano in un ritorno di Elmanco e ho conosciuto nuovi amici, sia online che offline. Il blog si è ripreso un posto importante tra i blog italiani che parlano di design (5° posto nella classifica stilata da Wikio) ed ha totalizzato circa 70.000 visite e 130.000 pagine viste.

Naturalmente l’obbiettivo è crescere molto di più, e garantire un futuro stabile al progetto. Per farlo ho bisogno di voi non solo come lettori, ma anche come autori! Toccai l’argomento già nell’articolo di riapertura del blog ma ora lancio un annuncio ufficiale: ti piacerebbe scrivere su Elmanco? I requisiti, in ordine di importanza, sono:

– Passione viscerale, e competenza, per il design.
– Buona capacità di scrittura.
– Esperienze di lavoro in studi di design, grafica e architettura di buon livello.

Perché potresti voler scrivere per Elmanco?
Essenzialmente per 2 ragioni: per la soddisfazione di contribuire ad uno dei tuoi blog preferiti e per guadagnare visibilità e curriculum con uno dei più importanti siti italiani dedicati al design, seguito da centinaia di professionisti ed aziende.
Purtroppo non posso offrire un rimborso economico, ma spero in futuro di avere questa possibilità. Per farlo è necessario potenziare le sezioni Business e Advertise di Elmanco, ed anche in questo senso a settembre ci saranno delle novità.

A questo proposito annuncio che in autunno ritornerà _a blog list_: un enorme elenco di blog dedicati alla creatività che tra il 2007 ed il 2008 riscosse grande successo tra i lettori. L’attuale pagina Links di Elmanco è la base su cui sarà impostata la nuova lista, potenziata ed aggiornata agli attuali, frenetici, tempi di internet. Probabilmente ci sarà anche una versione .Pdf da scaricare e, a proposito di Advertise, mi rivolgo alle aziende in ascolto: se sei interessato a sponsorizzare questa nuova versione di _a blog list_ contattami. Il tuo logo ed il tuo link potrebbe comparire nella pagina e nel .Pdf scaricato da migliaia di lettori.

Ti auguro delle buone vacanze  (io le passerò tra la Romagna e la Spagna) e ti aspetto su queste pagine a settembre per un altro anno ricco di design e novità!

P.S.
Sarò 10 giorni in vacanza a Malaga e Siviglia: se conosci studi progettazione, negozi di design, o architetture contemporanee da vedere in quelle città, lascia un commento o contattami. Grazie!

Vinci una tee targata Elmanco

Il ritorno di Elmanco doveva essere festeggiato con qualcosa di nuovo ed esclusivo. La tee celebrativa è stata stampata in soli cinquanta pezzi, cinque dei quali verranno sorteggiati tra quelli che lasceranno un commento qui. Tentare non nuoce, fatevi sotto 😉

Vinci una tee targata Elmanco

T-shirt Elmanco gratis

Sì, t-shirt gratis è la parola magica di questo articolo che potrebbe a finire ai primi posti nelle ricerche su Google! L’arrivo della bella stagione e la riapertura del blog sono due eventi che meritavano di essere festeggiati con una t-shirt griffata Elmanco.
Si tratta di una vecchia idea che avevo messo da parte, ma che ora vale la pena rispolverare. Le t-shirt non sono in vendita, ne ho stampate solo 50 pezzi in tre colori diversi da regalare ad amici, collaboratori, e naturalmente ai lettori. Le modalità che ho scelto sono le seguenti, simili a quelle del regalo Naketano che ricorderanno i lettori più affezionati.
Sorteggerò 5 vincitori tra tutti quelli che lasceranno un commento all’articolo che stai leggendo e alla nota pubblicata sulla pagina Facebook di Elmanco.
Nel commento puoi scrivere qualsiasi cosa, perché la scelta avverrà in maniera casuale. Per aumentare le tue probabilità di vittoria puoi quindi diventare fan di Elmanco su Facebook e lasciare un commento anche in questa nota. La spedizione avverrà a spese del blog: una volta estratti i 5 fortunati, li contatterò per avere un indirizzo a cui inviare fisicamente la t-shirt.
Ricorda 3 cose:

hai tempo fino alla mezzanotte di lunedì 13 giugno per lasciare i commenti e partecipare all’estrazione.
– le spedizioni saranno effettuate solo in Italia.
– i colori e le taglie saranno scelte a seconda della disponibilità.

L’obiettivo è naturalmente fare un regalo a lettori regolari che non conosco (e siete tanti!) e del positivo web marketing … ed ora, per vincere la t-shirt, la parola passa a te!

Eventi e statistiche Aprile 2011

A distanza di un mese dal rilancio del blog faccio il punto della situazione e anticipo gli eventi futuri.
Inizio dalla notizia più importante: martedì 12 aprile 2011, a Bologna, si terrà un aperitivo ELMANCO! Appuntamento alle ore 19:00 al ristorante del Mambo.
Saremo presenti io e lo staff di Mentine per parlare con i lettori del rilancio del blog. Special guest un collega blogger della primissima ora: Gianluca Diegoli di Minimarketing. Gluca è diventato un punto di riferimento per il web marketing e ricordo come abbia iniziato a interessarmene proprio perché, grazie alla lettura del suo blog, l’argomento diventava inaspettatamente semplice e divertente.
Come annunciato durante la riapertura, la collaborazione tra ELMANCO e l’agenzia bolognese Mentine ci permette di offrire servizi all’avanguardia per lo sviluppo di progetti web ad alto contenuto di design perciò, aziende in ascolto, visitate la sezione business e venite a trovarci ; )
L’appuntamento offline sarà una bella occasione per conoscersi, scambiare due chiacchiere su design e web, e farsi un aperitivo in compagnia. La partecipazione è gratuita e paghi quello che consumi. Con l’arrivo dell’estate ho pure preparato una ventina di t-shirt griffate ELMANCO da distribuire ai presenti, perciò non mancare.
Su credi di essere presente conferma l’evento su Facebook, così da poterci organizzare meglio, e fai passaparola!

L’altro evento riguarda invece la settimana del design: sarò a Milano il 15 e 16 aprile (grazie a Bedsharing) per due massacranti giornate di peregrinazioni tra Zona Tortona e la Fiera. Non so ancora a quali eventi parteciperò ma se vuoi incontrarmi, contattami.

Terminato il capitolo eventi, do qualche numero… a un mese esatto dalla riapertura, il blog ha avuto circa 15.000 lettori e 30.000 pagine viste. Non sono ancora i numeri di una volta ma è un buon inizio! Ricevere i complimenti di lettori che aspettavano il ritorno da quasi tre anni fa molto piacere e ancora una volta ti chiedo di far conoscere ELMANCO agli amici che credi possano essere interessati. La diffusione del blog è fondamentale per il suo proseguimento!
L’articolo più letto è stato quello sulla NONO’ chair (1.100 visualizzazioni, grazie anche alla segnalazione di NOTCOT) mentre quello con più “Mi piace” (46) è stato quello che raccoglie le illustrazioni create in solidarietà al Giappone.
Per la gloria riporto invece che il duro lavoro fatto per questa nuova release di ELMANCO è piaciuto anche a CSSmania, uno dei punti di riferimento internazionale per il web design.

Infine approfitto di questo articolo per chiarire alcuni aspetti del nuovo blog, che dopo 30 giorni è stato meglio digerito da autori e lettori. Suggerimenti, critiche e osservazioni sono ben accetti!

Nuovo layout e linea editoriale.

Il nuovo layout è in continuità con i colori precedenti e il logo, che in passato aveva ricevuto un alto gradimento, è rimasto lo stesso. Il cartellino continua infatti ad esprimere bene la natura commerciale del progetto ELMANCO, che cerca il meglio della produzione industriale.
La linea editoriale ora è più specifica, e questa sintesi è esplicitata dalla tre grandi categorie che sostituiscono la precedente tag cloud. Si sono infatti ristretti gli argomenti trattati: disegno industriale in primis, e poi spazio alle eccellenze in campo grafico, alle tendenze progettuali in genere e alle più interessanti commistioni tra le discipline.
Tutti gli articoli passati sono stati inseriti in una delle tre categorie ma alcuni, quelli più lontani dalla nuova linea editoriale, sono stati rimossi.

Connessioni

Ho connesso il blog con i principali social network del momento. Naturalmente il panorama cambia rapidamente e chissà quali altre diavolerie avranno preso il sopravvento su Facebook tra pochi anni.

Facebook. Oramai è difficile incontrare qualcuno che ancora non lo usi, perlomeno in Italia. Sono convinto che sia uno strumento fondamentale per aggiornare e riunire i lettori del blog; ora puoi diventare fan della pagina ufficiale di ELMANCO e segnalare gli articoli preferiti ai tuoi amici con il pulsante “mi piace” presente in ogni articolo.

Stumbleupon. Nonostante sia rimasto di nicchia nella scena italiana, in America è molto radicato e lo ritengo uno degli strumenti migliori per diffondere articoli che contengono immagini dal forte impatto visivo. Quando faccio ricerca nel web uso regolarmente la toolbar di Stumbleupon per votare i progetti migliori e scoprirne di nuovi; diversi articoli sono nati da argomenti scoperti premendo il tasto “Stumble”.
La gallery con le piccole anteprime che vedi nel footer della homepage rappresenta il flusso di segnalazioni del profilo ELMANCO su Stumbleupon, aggiornato con buona frequenza.
Se vuoi seguirmi su questo network puoi iscriverti ai feed del mio profilo, oppure diventare un mio follower su Stumbleupon.

Twitter. Ho iniziato a usare Twitter solo da poco tempo. Credo che la sua diffusione in Italia resterà limitata, ma dato che aggiornarlo non richiede molto tempo perché non provarlo? Ogni articolo pubblicato sul blog verrà riportato nel profilo Twitter di ELMANCO, che in futuro potrebbe ospitare anche segnalazioni di eventi o prodotti interessanti che non hanno trovato spazio negli articoli del blog.

Delicious. Non lo ritengo un vero e proprio social network, quanto un servizio di bookmarking online, fatto però incredibilmente bene. Lo uso da 5 anni e prevedo per Delicious una lunga vita perché può anche essere usato come strumento per verificare la rilevanza di una pagina web in maniera molto più concreta e umana di un opinabile Google Pagerank.
Se cerchi uno studio, un’azienda o un blog che si occupa di design, puoi consultare gli oltre 4500 indirizzi che trovi nel profilo di ELMANCO su Delicious.

Feed. I feed sono nati con i blog, e credo che si useranno ancora per molti anni. L’indirizzo per inserire il flusso di articoli del blog nel proprio feed reader, è rimasto lo stesso.

Newsletter. Esiste pur sempre una newsletter, il form di iscrizione si trova in basso nel footer. Tramite la newsletter non riceverai una sintesi degli articoli pubblicati ma saltuari aggiornamenti riguardo importanti novità del blog. Dal 2005 ad oggi credo di averne inviate sei in tutto, quindi puoi iscriverti senza timore di seccature.

Links (A blog list). La gloriosa A blog list, non esiste più; in futuro potrebbe tornare ma per ora devi accontentarti di una tradizionale pagina di links, seppure molto ricca.

Multi autore

Cerco altri autori che si riconoscono nella linea editoriale di ELMANCO, e che siano disposti a collaborare nella creazione dei contenuti del blog. Saper scrivere bene è importante ma il requisito indispensabile è essere appassionati e competenti di industrial design e grafica; avere belle esperienze professionali e visitare spesso mostre ed eventi è altresì gradito.

Se l’idea ti interessa contattami, ma avviso che sono piuttosto selettivo e quello che posso offrire è solo un po’ di gloria, vale a dire visibilità e curriculum. Il blog è appena ripartito, non sarà facile portarlo a reddito, e di soldi non ce ne sono e non ce ne saranno nemmeno nel breve-medio periodo.

Pubblicità

Attualmente il blog non ospita pubblicità ma sono previsti degli spazi banner perché il mantenimento futuro di ELMANCO dipenderà anche da questi introiti. Non saranno accettate inserzioni di ogni genere, ma quelle di prodotti e servizi attinenti agli argomenti trattati dal blog. Stop a Google Adsense perché assicura rendimenti ridicoli, a meno di non essere disposti a tappezzare il blog di inserzioni testuali che mortificano i contenuti.

Non escludo la presenza futura di articoli sponsorizzati, ma serve chiarezza su aspetto, che definirò meglio quando si presenterà l’occasione. Diciamo che non ha senso farsi tanti problemi a pubblicare un articolo su richiesta dello sponsor (ormai lo fanno tutti), ma questo non significa rinunciare all’onestà e alla chiarezza.
Comprare un articolo non significa comprare una recensione positiva, ma comprare la disponibilità a uno spazio e a un giudizio che diversamente non sarebbe disponibile. Il giudizio sarà obiettivo, e potrà contenere anche critiche e suggerimenti perché siamo in tempi di social media e le bugie hanno le gambe corte; di questo l’inserzionista deve essere consapevole.
La speranza è creare una sorta di publiredazionale evoluto, aperto al confronto con i lettori e più credibile e piacevole da leggere di quelli che si trovano su tante riviste. In ogni caso questo tipo di articolo sarà evidenziato dall’apposita categoria “Sponsor”.

Stop agli articoli dedicati ad eventi

A meno che non vi abbia partecipato io o un altro autore del blog; se potete invitarmi e pagarmi le spese della trasferta, la pubblicazione è altrimenti garantita. Avvisi di mostre e concorsi potrebbero trovare spazio nel veloce flusso di segnalazioni sui canali Facebook e Twitter di ELMANCO.

Stop agli articoli dedicati a t-shirt e abbigliamento

Ora sono meno ferrato sull’argomento e non ha senso che mi metta in competizione con chi se ne occupa quotidianamente.

Stop agli articoli dedicati ad advertising e viral marketing.

L’argomento sarà toccato solo quando rientrerà in una considerazione più ampia sul prodotto oggetto dell’articolo.

Ricordo infine che si scrive proprio ELMANCO, tutt’al più Elmanco, e non El Manco che significa invece il monco, o il mancino, in spagnolo ; )