Salone Satellite 2011
Posted in: UncategorizedCerco di riunire in un solo articolo i migliori progetti che ho visto nell’edizione 2011 del Salone Satellite. E’ una selezione perfettibile, il tempo non era molto e le cose da vedere tantissime perciò può essermi sfuggito qualcosa di buono nonostante di solito mi basti una veloce occhiata per capire quando vale la pena approfondire la conoscenza.
Il Salone Satellite è sempre una bella vetrina per scoprire talenti di ogni parte del mondo perché molti designer emersi nell’ultimo decennio si sono fatti conoscere al pubblico di professionisti con questo evento, che da spazio solo agli under 35.
Ricordo bene il senso di meraviglia la prima volta che visitai questi stand nel 2001 … ora invece sono molto più selettivo e cerco di tenermi lontano da due tendenze che dilagano tra i giovani, e meno giovani, designer in cerca di facili consensi: l’estrema estetizzazione, oppure la sostenibilità a tutti i costi.
Per quanto mi riguarda progettare avendo come obbiettivo assoluto la bella forma per affascinare o stupire non basta, serve avere dietro un ragionamento che ha portato a questo risultato senza invece partire da questo per cercare a ritroso una qualche giustificazione. Anche la sostenibilità del progetto è una cosa bella, giusta e necessaria al giorno d’oggi, ma non per questo tutto quello che si crea con il legno o con materiali di recupero merita il plauso: un oggetto brutto resta brutto anche se mi spiegano che è stato fatto assemblando degli scarti.
Ad ogni modo ho trovato molte novità interessanti, ed è probabile che dedichi ad alcuni di questi designer un vero articolo invece di una sola immagine.
Il legno tessuto di Elisa Strozyk
Gli sgabelli Sisman
Un bell’accessorio per il laptop di Arkimera
Gli anelli da parete di Holm
Un sistema di vasi componibile da appendere. Non conosco l’autore.
I norvegesi di Awaa
L’originale mosaico luminoso a led di Modern Times.
Lo stand dei giapponesi Tani Matsumura era certamente uno dei migliori.
L’affascinante oggettistica Here&(T)here di Fabrica per Secondome
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