Let’s Swap

Il dominio “.it” non deve ingannare, il progetto Let’s Swap (it) è americano e rappresenta un coraggioso tentativo di proporre il baratto come forma di commercio, e di incontro, per designer e artisti.
Se ho ben capito, il funzionamento è il seguente: Let’s Swap presenta un’opera che l’autore è disposto a scambiare con la creazione di un altro artista. Chiunque può, attraverso il sito, offrire in cambio un proprio poster, libro, scultura o una qualunque altra creazione artistica originale. Finito il periodo di esposizione l’autore sceglie, tra tutte le offerte pervenute, le sue preferite e si procede alla spedizione per posta tradizionale.Tutte le opere accettate per lo scambio vengono pubblicate su Let’s Swap, che cercherà tra uno degli autori partecipanti l’opera da proporre per lo scambio successivo.

Il progetto è consapevolmente un esperimento, e finora ha presentato solo 4 opere. Non so quanto questa formula potrà prendere piede ma è da lodare perché non ha fini di lucro e perche diventa una vetrina dove scoprire alcuni autori straordinari.
L’alta qualità degli autori è data dal buon imprinting iniziale assegnato al progetto (nato all’interno del super studio Hyperakt) e dalla scelta di usare alcuni sani strumenti di una volta come la posta elettronica.
In tempi di social network e connessioni tutti-con-tutti, Let’s Swap non richiede nessuna iscrizione, e le offerte giungono agli autori tramite il filtro fatto dagli autori del sito. Una scelta controcorrente ma che, per un progetto di nicchia agli albori come questo, può semplificare le cose e tenere alta la qualità dei soggetti coinvolti.

The “. it” should not deceive, the project’s Let’s Swap (it) is American and is a brave attempt to bring as a form of barter trade, and meeting, for designers and artists.
If I understand correctly, the operation is as follows: Let’s Swap presents a work that the author is willing to exchange with the creation of another artist. Any person may, through the site, offered in return their own poster, book, sculpture or any other original artistic creation. After the exposure period, the author chooses, all the bids received, his favorite and shall be submitted by post tradizionale.Tutte works accepted for exchange are published on Let’s swap, which will try one of the authors of the participants’ work to be proposed for the exchange later.

The project is a conscious experiment, and so far has presented only four works. I do not know what this formula will catch on but is to be commended for not for profit and thus becomes a showcase where you can discover some amazing authors.
The high quality of the authors is provided by the good initial imprinting assigned to the project (born in the super Hyperakt study) and the healthy choice to use some tools such as email once.
In times of social networks and connections all-with-all, let’s swap requires no registration, and offers the authors come through the filter made by the authors of the site. A choice but against that, for a niche project like this in the early days, it can simplify things and keep up the quality of those involved.

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