Il design dello studio Art. Lebedev
Posted in: UncategorizedI designer dello studio russo Art. Lebedev sono dei geni, l’avevo scritto in questo articolo del 2007 e lo ribadisco ora. I loro progetti hanno un impatto dirompente nella blogosfera perché sanno sempre come strappare un sorriso, e garantirsi l’effetto virale di chi non resiste dal mostrare la “trovata” ad amici e colleghi. Questo perché sono oggetti nati intorno ad inaspettate associazioni visive che mandano in cortocircuito le nostre consuetudini.
Come Svintus, la loro ultima proposta, una ciabatta elettrica ispirata alla forma di un porcellino. L’intuizione è chiara: basta pensare a un cartone animato per rendersi conto come le parti del corpo che connotano il maiale siano la coda arricciata e i due fori centrali del naso, elementi che assurdamente possiamo ritrovare in una ciabatta elettrica. Il colore rosa rende poi l’iterazione tra il mondo animale ed elettronico definitivamente riuscita.
Con lo stesso approccio progettuale sono nate le schede di memoria dispensate come dei fiammiferi svedesi, il guinzaglio per cane a forma di pistola (che però non mi sentirei tranquillo ad usare per le strade di Mosca…), oppure il cilindro del prestigiatore che nasconde una presa multipla per cavi USB. Tuttavia, l’ironia non è l’unica chiave di lettura per comprendere lo studio Art. Lebedev, che ha nel suo portfolio anche progetti di industrial design “seri” e di successo, come la tastiera touch screen Optimus , un magnifico forno a microonde per Samsung e la lampada a LED Optogan che reinterpreta con eleganza la tradizionale forma a bulbo.
E’ sorprendente conoscere anche le origini dello studio, fondato nel 1995 da Artemy Lebedev, un graphic designer russo che prima si è buttato con entusiasmo nel nascente mercato del web design, e poi ha diversificato l’attività dello studio fino all’industrial design. Oggi lo studio ha oltre 200 dipendenti, tre sedi a Mosca, Kiev e New York, la fama di essere il più importante studio di web design russo e sopratutto un’inventiva dirompente. Se vuoi saperne di più sul suo creatore ti consiglio di leggere questa intervista: “Design will save the world”.
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