I piloni elettrici di Hugh Dutton

Uno dei progetti della cara vecchia Italia che ho trovato più interessanti in questi due anni di intervallo è stato il pilone elettrico disegnato dal francese Hugh Dutton per Terna, la società che gestisce la trasmissione di energia nel nostro paese. Dutton ha vinto un concorso internazionale mettendosi alle spalle ottimi studi come Frigerio e Giugiaro: i tre finalisti sono mostrati in una video-presentazione molto cool.

La proposta vincitrice costituisce un bel salto in avanti rispetto alle strutture che ancora ingombrano il paesaggio di tante campagne e periferie. La prima caratteristica che salta all’occhio è l’assenza di travi reticolari, ben radicate nell’immaginario collettivo per un oggetto così industriale, ed usate anche in altre proposte concorrenti. Visto da lontano il nuovo pilone diventa invece tanto semplice da sembrare il disegno di un bambino. La grande “Y” portante è infatti ispirata ad un albero, e riesce a mettere in secondo piano la struttura più leggera che sorregge ai fianchi i cavi elettrici.

Ci sono poi altre finezze progettuali: il pilone ha una sezione triangolare per fare in modo che da qualsiasi punto di vista una sola faccia sia visibile, evitando contrasti ombra/luce e massimizzando la luminosità dell’oggetto architettonico bianco. La struttura consente inoltre all’oggetto di inclinarsi non poco, a seconda della spinta del vento e della tipologia del suolo.

L’idea di partenza è stata proprio cercare una soluzione che, nonostante la spinta intrusiva dell’oggetto, fosse in armonia con la natura e le sue forze. Quando un intento apprezzabile come questo si coniuga con la tecnologia più avanzata ed un segno così elegante, allora si merita la lode!

Via: Complexitys.

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