Gli occhiali in legno di W-Eye

English translation below by Gianluca Gimini.
L’idea di avere gli occhiali in legno non è nuova, tuttavia quelli dell’italiana W-Eye mi sono piaciuti più di altri perché non possiedono una montatura tradizionale, e sono progettati per valorizzare le caratteristiche specifiche del legno. Non però un legno qualunque, ma un legno formato da 7 fogli di multistrato curvato che si alternano a due di alluminio, per avere un materiale leggero, resistente e flessibile. Talmente flessibile che le stanghette non sono fissate con nessuna cerniera: l’occhiale è un pezzo unico che si adatta al volto di chi lo indossa grazie alle sue intrinseche caratteristiche meccaniche, come puoi vedere nelle immagini inserite nel seguito dell’articolo.

In questa sezione del bel sito di W-Eye viene spiegata la produzione, che richiede una delicata lavorazione artigianale per scegliere i fogli di legno, levigarli, smussarli ed accordarli. Al termine della loro realizzazione gli occhiali vengono marchiati con un sofisticato sistema laser che ne determina la tracciabilità e, su richiesta, possono essere personalizzati. Tutti i modelli W-eye sono disponibili in nove essenze e in alcune colorazioni, ed ogni occhiale può essere tutto di una essenza, bifacciale o con un mix di essenze interne-esterne. In questo modo, ogni occhiale rimane per sempre un pezzo unico.

E’ una tecnologia che mi ricorda un altro progetto di cui avevo parlato il maggio scorso: gli arredi Wafft, costruiti unendo strati di legno di betulla e di alluminio.

Ovviamente tutta questa sofisticheria avrebbe poco valore se stessimo parlando di un prodotto formalmente poco riuscito, invece ho deciso di parlarne su Elmanco perché questi occhiali sono molto ben disegnati.
Matteo Ragni, che la gran parte dei lettori sicuramente conoscerà già, ha fatto un buon lavoro ed ha creato degli occhiali sobri ed eleganti, ma anche eccentrici, che piaceranno sicuramente a chi cerca qualcosa di inaspettato.

The idea of a wooden frame is certainly not new to eyeglass manufacturers, but W-Eye’s version of this concept left me much more impressed than others I have seen before. This frame is just as simple as it is non-ordinary. The design is custom tailored to meet the specific characteristics of wood, but it’s not just any ordinary wood scrap that we are talking about;  it is a seven layer sheet-board with two  thin layers of sheet aluminum embedded in between: the combination results in a new lightweight material with incredible resistance and flexibility. So flexible that the sidepieces haven’t even been joined with a pivot: the specs are a solid piece that essentially self adjusts its shape when being worn. Images will probably do a better job than me in convincing you about this!

In this section of W-Eye’s nice website you will find an insight on production techniques which do require remarkable artisanal expertise in order to properly select, bend, smooth down and join the sheets of wood. At the end of the production process each pair of glasses is branded using laser-technology in order to grant traceability. They can also be personalized using this same system but the selection is already very broad. Each one of the different models can be chosen in 9 different types of wood and in several different colors. It is also possible to combine different wood types, so any pair of specs you buy will end up being pretty unique without any laser embellishments.
This technology reminds me of another project I had spoken about in May: Wafft (furniture pieces built joining sheets of plywood and aluminum)

Obviously  all this technical research and craftsmanship haven’t been spent on a formally unsuccessful product, otherwise we wouldn’t be talking about them at all. The design is beautiful and contemporary. Product designer Matteo Ragni, which most readers are probably familiar with, did an excellent job, creating something sober yet eccentric, desirable to the eyes of design enthusiasts as much as to those of fashion lovers.

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