Polli contro Balene

Nel lontano 2007 avevo recensito “sulla fiducia” The Economic Naturalist di Robert H. Frank, un libro di cui sono riuscito a leggere la versione italiana solo qualche settimana fa.
Il libro ha confermato le premesse e Polli contro balene (il titolo italiano è più accattivante ma fuorviante) si è dimostrato utile per comprendere i meccanismi che stanno dietro a molte scelte produttive e strategiche, per quanto vada considerato una lettura principalmente economica.
Chiarisco subito, a scanso di equivoci, che alcuni potranno trovare il libro noioso e poco pertinente con questo blog ma la mia opinione è che la lettura sia comprensibile anche a chi non ha una laurea in economia e che un buon designer debba fare i conti anche con analisi simili a queste, sopratutto nelle fasi che definiscono gli usi e le caratteristiche di un nuovo prodotto.

L’autore è un docente di economia americano che dimostra con una serie di esempi tratti dall’esperienza quotidiana come molti comportamenti umani si spieghino con l’onnipresente mano invisibile teorizzata da Adam Smith, che ha sua volta spartisce alcuni principi con la teoria evoluzionistica.
Per fare una sintesi estrema, Robert H. Frank ritiene che in una società di libero mercato, ma anche nel mondo naturale, la ricerca dell’interesse personale gioverebbe tendenzialmente all’interesse dell’intera società, e della propria specie, finendo con l’essere premiata dalla storia e dall’evoluzione naturale.

Polli contro balene è un susseguirsi di domande, spesso divertenti, e risposte tecnicamente ineccepibili che sono state raccolte dal professore insieme a studenti e collaboratori in anni di insegnamento.
Faccio qualche esempio che interesserà a chi si occupa di design:

– Perché i videoregistratori hanno una quantità di comandi, quanto la persona media non usa la maggior parte di quelli che si trovano persino sulle apparecchiature più semplici?

– Perché il latte si vende in tetra pack squadrati, mentre le bibite gassate vengono vendute in lattine cilindriche?

– Perché si accende una luce quando apriamo il frigorifero ma non quando apriamo il freezer?

– Perché in certe macchine lo sportello della benzina è dal lato del guidatore mentre in altre è dal lato del passeggero?

-Perché la Hallmark regala biglietti di auguri per “non-occasioni”?.

– Perché i DVD vengono venduti in custodie molto più grandi di quelle dei cd, anche se i due tipi di dischi hanno esattamente la stessa grandezza?

Le risposte a queste domande sono conseguenze di complesse ma ineluttabile iterazioni costi-benefici ed influiscono sul lavoro del designer, seppure non sempre in maniera consapevole.
L’intenzione del professore Frank è quella di instillare nei lettori una curiosità e una capacità di analisi da “naturalista economico” che li aiuterà a capire i caratteri del comportamento umano e animale, e a prendere decisioni migliori.

Gli esempi più interessanti sono però quelli che dimostrano come il raziocinio e l’individualismo che guidano i comportamenti naturali presentino delle eccezioni che, se da un lato confermano la regola, dall’altro dimostrano come non sempre l’interesse individuale coincida con quello della specie.
Mi riferisco al paragrafo dedicato alle corna dei cervi: l’evoluzione, infatti, premia gli animali con le corna più grandi perché hanno più probabilità di vincere gli scontri con gli altri maschi, e quindi di riprodursi, ma la dimensione eccessiva delle corna diventa un pericolo per tutta la specie perché rende più difficoltosa la fuga nel bosco quando i cervi sono inseguiti dai predatori.
Anche nel mondo animale, come in quello umano, la corsa agli armamenti può avere conseguenze imprevedibili.

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