Oct 22
Think.Side No.8
Posted in: Deerhunter, Matthew Dear, No AgeHalcyon DigestDeerhunter Il loro recente passato era la combo ‘microcastle’ – ‘weird era continued’ un doppio disco di psych pop che faceva intravedere la grandezza o meglio la sensibilità pop della band americana. Questo ‘halcyon digest’ è la versione più fedele del loro mondo musicale, hanno creato un suono personale che li differenzia dal resto. Sempre di pop sognante si tratta ma più coeso nelle varie melodie. Nei lavori precedenti si aveva quel sentore di dispersione, ottimi spunti ma a volte si perdeva il senso del discorso. Va detto che ascoltando attentamente il disco intravedo un’ispirazione europea, riferimenti che vanno dai Notwist ai Radiohead fino ai Deus. Quindi elementi che si rifanno maggiormente al nostro continente di conseguenza più vicini e più comprensibili. Consigliare dei pezzi diventa quasi un delitto perchè questo è davvero un disco riuscitissimo da ascoltare senza mezzo skip, per cui a questo giro non cito alcun pezzo. VIDEO ‘HELICOPTER’ |
Black CityMatthew Dear Questo è il funk bianco con abito nero, come la notte. Uscita clamorosa di una bellezza devastante, non sto nella pelle e vorrei dire tante cose riguardanti questo album. Ma sarò breve. Ci troviamo di fronte a un personaggio a tutto tondo che sa dove e come andare a creare sublimi melodie di stampo funk contaminate con elementi sintetici corredati dalla sua voce da crooner. Matthew Dear ci racconta il suo viaggio nei solchi della notte tra bassi e chitarre strizzando l’occhio a brian eno e david byrne. L’inizio del disco lascia il segno, ‘i can’t feel’ (un vortice di suoni minimali), ‘little people’ (nove minuti che vedono variazioni di suono continue), ‘You Put a Smell On Me’ (progressive elettronico che parte con un giro di synth per arrivare a suoni industrial). E’ arrivato anche per noi il momento di visitare questa città immaginaria, ambigua e stimolante. VIDEO ‘BLACK CITY TEASER’ |
Everything in betweenNo Age La quiete dopo la tempesta, lasciatemi pensare che sia così, per cortesia. E non badate a quei critici che vedono la svolta pop del duo losangelino come un mezzo fallimento. Forse ‘nouns’ aveva marchiato a fuoco troppi timpani, così tanto che alcuni nei No Age non riescono proprio a sentire l’abbassamento dei decibel. Sono rimasto folgorato da questa svolta, l’iniziale ‘life prowler’ è un colpo al cuore così come ‘glitter’, amore a prima vista. E’ un disco solare che per esprimersi ha necessitato addirittura dell’intrusione di chitarre acustiche, comunque mantiene anche la prerogativa noise che resta un marchio di fabbrica di Randall & Spunt. Pezzi come ‘Fever Dreaming’ e ‘Depletion’ sono furiosi quanto basta per la libido dei fans di vecchia data e anche del sottoscritto. Se gradite la musica che fa tendenza non potete lasciarveli sfuggire! VIDEO ‘GLITTER’ |