Think.Side No. 12

Perdonate il ritardo e gustatevi il nuovo dodicesimo Think.Side 😉

North

Darkstar

Nasce tutto da ‘Aidy’s Girl Is A Computer’ il mio interesse per questo duo formato da James Young e Aiden Whalley, il suddetto brano era contenuto in una compilazione della Hyperdub. Mi colpì l’uso robotico della voce e fra i vari inediti era sicuramente fra i più incisivi, una delle travi portanti di quel doppio compact-disc. Di fatto però ai Darkstar era stato assegnato un compito mica da scherzi, l’attesa per ‘North’ era vissuta come qualcosa che potesse essere un crocevia per le sorti del Dubstep, insomma quelle vicende che il più delle volte deludono, mortificano gli artisti su cui pende questo compito.
I Darkstar non hanno aperto quelle nuove frontiere di cui parlavo poco sopra, il loro è un gran bel disco di electro-pop dove le parti vocali sono per questa volta ‘umane’ e hanno la voce di James Buttery. Nel suo insieme l’album spinge molto sulle atmosfere lavorando diversi stili e rivisitandoli in chiave ‘dubstep’, non potrebbe essere altrimenti è quello che sanno fare meglio. Oltre alla sopracitata ‘Aidy’s Girl Is A Computer’ brani come ‘Under One Roof’ che ha nei beat industrial il suo punto di forza e ‘ In The Way’ con quel suo piglio kraut si fanno apprezzare oltremodo. Dimenticatevi dei ‘rumors’ e prestate attenzione solo alle sfumature sonore che emergono dai solchi di questo disco.

VIDEO GOLD

Once Around

The Autumn Defence

Trattasi di un side-project portato avanti negli anni da John Stirratt e Pat Sansone che sono membri a tutt’oggi di una delle band più importanti in circolazione ovvero quei Wilco capitanati da Jeff Tweedy che sembrano essere una fucina di talenti, anche altri membri della band hanno camminato da soli fuori dalla casa madre. La proposta degli Autumn Defense è quella di un pop/country/rock di spessore che nel tempo ha mutato le proprie coordinate fino ad arrivare a questo ‘Once Around’ che è indiscutibilmente il loro apice creativo, facile annoiare quando si cercano soluzioni che si avvicinano allo stile di Elliott Smith o Simon & Garfunkel loro invece hanno unito alla classicità folk dei suoni che sanno dare la scossa, qui non c’è solo ‘melassa’ c’è anche una coda energica che tiene viva l’atmosfera. La cosa che mi ha convinto di questo lavoro è che suona deciso e sicuro dei propri mezzi, arrangiamenti fatti come si deve e ispirazione si spera non irripetibile. Abbiamo un pò tutti bisogno di pezzi come ‘Huntington Fair’ o ‘The Rift’ che vanno a omaggiare pezzi grossi come Jackson Browne o i Big Star e soprattutto quella musica alternativa che ci salva dalla commerciale come l’ultima scialuppa in mezzo al mare. E’ un piccolo gioiello nascosto che una volta scoperto resterà fra i dischi sorpresa che ricorderete con più piacere e fra un bel pò di anni vi verrà voglia di riascoltarlo, ancora una volta.

VIDEO ONCE AROUND

Grinderman2

Grinderman

It’s only rock n’ roll, but i like it!
Eccome se ci piace quello dei Grinderman! Sporco/malsano/primordiale/tribale e chi più ne ha più ne metta. Atto secondo della creatura di Nick Cave e la sostanza non cambia, ‘King Ink’ quando si tratta di maneggiare la sacra arte del rock si trova nel territorio che più predilige, io lo preferisco così rispetto agli ultimi lavori che lo vedevano suonare ’stanco’ in compagnia dei Bad Seeds, anche se va detto che con i ‘cattivi semi’ nel passato ha scritto capitoli di una bellezza disarmante.
Sotto un certo punto di vista l’attitudine che il nostro riversa nei Grinderman è quella che ha caratterizzato il suo ingresso nel rock con i Birthday Party, quel suono abrasivo e selvatico. Così ci troviamo al cospetto di ‘Mickey Mouse And The Goodbye Man’ dove alle chitarre di stampo fuzz fa da contraltare quel cantato sovraeccitato, ma non è tutto. ‘Heaten Child’ è una pozione di blues in acido mentre ‘Evil’ è un pezzo malato che ricorda il periodo più borderline del nostro.
Nick Cave è come una buona bottiglia di vino, invecchiando migliora. La sua gradazione è alta e il retrogusto aspro e denso, per veri intenditori. E poi guardatelo! con quei baffi da camionista yankee dedito a sbronze e selvagge nottate con più squinzie in una volta sola!

VIDEO HEATEN CHILD