Dans cette série Transcriptions, Kyra Schmidt explore la beauté cachée de la nature et des paysages. Les filtres et éléments qu’elle surajoute sont comme des lentilles romantiques pour voire différemment l’espace photographié, en rose, en doré…
Crée par El Equipo Creativo, l’intérieur du OneOcean Club Restaurant à Barcelone joue avec les codes de la culture méditerranéenne. L’espace est séparé par le blanc du mobilier de la terrasse et les tons bleus de l’intérieur. Toute la décoration rappelle les fonds marins de la mer: végétation ondulante, couleur bleu et reflet des miroirs… L’ensemble est fluide et joue subtilement avec la proximité avec le rivage, la lumière peut entrer partout et se refléter à l’infini dans les miroirs. Photographies de Adrià Goula.
Le trait léger d’Ekaterina Koroleva séduit aussi bien Elle Allemagne, que le magazine Bild ou la compagnie Lufthansa. L’illustratrice allemande croque facilement un profil, la délicatesse d’une nuque et la vivacité d’un regard. Ses créations sont un subtil mélange de figuration et d’abstraction, toujours déclinées dans une palettes de jolies couleurs en demi tons qu’elle travaille au pastel ou à l’aquarelle.
Avec le logiciel Java, le graphiste roumain Hyper Glu s’est livré à une expérimentation intéressante! Un algorithme extrait une couleur et l’applique au hasard sur des lignes. Verticals, le résultat donne l’illusion d’un tissage méticuleux qui pourrait orner un tapis ou des vêtements.
Secrets, et mignons, les tous petits tatouages du coréen playground tattoo viennent délicatement se nicher dans tous les replis de votre corps. Personnage de Disney, petits animaux, symbole de l’infini revisité… les frileux de l’aiguille ont trouvé leur tatoueur! Vous pouvez découvrir de nouvelles créations sur le compte Instagram de l’artiste.
Ci sono alcuni utensili che sono rimasti invariati da quando l’uomo li ha creati millenni fa; magari si sono raffinati o decorati, però nella sostanza non si sono evoluti perché, evidentemente, continuano a funzionare bene così. Uno di questi oggetti era l’ascia, almeno fino a quando non è saltato fuori un finlandese che ha inventato una variante più efficace grazie a un diverso funzionamento meccanico. Personalmente non ho mai spaccato della legna – in Finlandia sarà un problema più pressante che in Romagna – quindi non sono la persona migliore per giudicare quest’attrezzo, ma il video di presentazione è convincente.
Heikki Karna, l’inventore di 74 anni che appare fiero in queste immagini insieme alla sua creazione, spiega che Leveraxe si differenzia da un’ascia tradizionale per la posizione della lama, che genera una leva laterale, facilitando il taglio del tronco.
L’ascia non cade quindi verticale sul tronco di legno ma si sposta lateralmente sfruttando la leva meccanica e l’andamento delle fibre di legno. In questo modo l’operazione è più efficace: richiede meno forza ed è più veloce.
Onestamente Leveraxe andrebbe provata per essere confrontata con una solita ascia: sul web ho letto molti commenti critici di persone che non l’hanno mai usata, mentre i giudizi degli acquirenti su Amazon sono lusinghieri, anche se certi lamentano un prezzo troppo alto per le sue caratteristiche… credo che il verdetto finale spetterà alla presenza o meno di imitazioni cinesi che troveremo sul mercato i prossimi anni.
Tu hai qualche esperienza diretta con quest’ ascia?
(Via: Curioctopus)
E’ un piacere vedere online progetti come Kontor, uno splendido sito spazio dedicato all’interior design nato nell’autunno 2015 facendo tesoro delle esperienze di social network come Pinterest, Behance e Archilovers, che danno risalto alle immagini e alla creatività
Per distinguersi dai tanti concorrenti che affollano il panorama, Kontor si è specializzato nel design degli uffici, pubblicando solamente le immagini di ambienti di lavoro di agenzie di progettazione e di compagnie di medio-grande livello. La qualità dei progetti è stratosferica e questa scelta, oltre a un interfaccia pulita e facile da navigare, fa la differenza.
A prima vista è difficile credere che stiamo parlando di spazi di lavoro, perché alcune sale di attesa o di ristoro sembrano appartenere a ville o ristoranti di lusso piuttosto che a degli uffici… perlomeno a quelli che conosco io.
Kontor è quindi uno strumento eccezionale per chi cerca ispirazione; partendo da un’immagine si può fare una ricerca sul designer che c’è dietro, oppure individuare un tipo di seduta da utilizzare nel nostro progetto, o ancora cercare altre immagini che usano gli stessi colori o materiali.
L’interfaccia di Kontor è stata progettata proprio per incentivare ricerche comparative e approfondimenti attraverso tag e link molto discreti e pertinenti, che non appesantiscono la navigazione.
Anche la pubblicità è ben integrata: gli inserzionisti sono aziende di arredamento e design di alto livello e li loro spazi, oltre a non stonare visivamente con i contenuti, sono proposti al momento giusto, anche perché spesso presenti nei progetti contenuti su Kontor. Peccato che pochi possano permettersi prezzi, e committenti, del genere!
Tornano gli articoli nati dalla collaborazione con A’ Design Awards per ricordarti che sei ancora in tempo a partecipare con i tuoi progetti.
Le iscrizioni resteranno aperte fino al 28 febbraio mentre i vincitori saranno annunciati il 15 aprile su questo blog. Nel seguito dell’articolo è pubblicata una bella galleria di immagini dei progetti vincitori delle passate edizioni, che spaziano in ogni tipologia di design esistente… anche quelle che forse non immaginavi esistessero.
Oltre alle categorie principali come Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award e Good Fashion Design Award esistono un altro centinaio di categorie, che puoi conoscere in questa pagina. Tanto per farti un’idea, sono previsti premi per Public Awareness, Volunteerism and society design, Pet Supplies and Products for Animals Design e Event and Happening Design Competition.
Scopo del concorso è promuovere i migliori design di prodotti e di servizi, sia quelli realizzati che i prototipi, e convogliare l’attenzione di stampa, media interattivi, critica, distributori e acquirenti sui vincitori del premio.
Treehaus Nyc High-end Eatery by Chief Designer Ji Rook Kim/Unspace is Winner in Interior Space and Exhibition Design Category, 2014 – 2015. |
I progetti partecipanti sono giudicati da una giuria formata da 70 tra designer, architetti, giornalisti, professori e ricercatori universitari di ogni nazionalità.
Vincere un concorso è sempre motivo di orgoglio e fonte di visibilità, ed il prestigio di questa competizione è cresciuto in pochi anni anche grazie alla sua struttura che investe moltissimo nelle pubbliche relazioni.
Il vincitore di uno dei numerosi premi previsti ha molteplici vantaggi: trofeo, comunicazione ai principali magazine e blog di design, di pubblicazione sull’annuario, invito alla serata di gala, organizzazione di una mostra dei progetti vincitori, traduzione della descrizione del progetto in più di 20 lingue diverse, inclusione nelle graduatorie mondiali di design, marketing e consulenza.
Per conoscere meglio lo svolgimento del concorso, e i benefici per i vincitori puoi visitare questa pagina di presentazione e questa più riassuntiva.
Multimedia Exhibition Lsx20 Exhibition Design by Design Studio H2e is Winner in Interior Space and Exhibition Design Category, 2013 – 2014. |
Rice Home Fast Food Restaurant by as Design Four Lau and Sam Sum is Winner in Interior Space and Exhibition Design Category, 2014 – 2015. |
Larvotto Residential Apartment by Bean Buro Architects is Winner in Interior Space and Exhibition Design Category, 2014 – 2015. |
Sabato 30 gennaio ho partecipato al workshop Variazioni Poligrafiche tenuto da Laura Moretti e Claude Marzotto, un laboratorio sperimentale gratuito di orientamento al corso di specializzazione in Grafica per l’Editoria dello IED di Firenze. Desideravo conoscere dal vero, “sporcandomi le mani”, il processo della serigrafia e i risultati dei precedenti workshop m’incuriosivano; le aspettative sono stata attese e una sola giornata di lavoro ha prodotto dei risultati molto interessanti.
La base di partenza del nostro lavoro era costituita da una ventina di foto in bianco e nero di soggetti diversi, accumunati solamente da un chiaro gusto vintage. Su queste immagini in formato A3 abbiamo stampato in serigrafia uno o due livelli di colore usando dei telai in legno e delle maschere in acetato ideate da noi partecipanti. I limiti di questa tecnica manuale sono stati sfruttati per assicurare una sana uniformità alle opere finali, pur lasciando una buona libertà espressiva.
I colori disponibili erano il giallo, il rosso e il blu, e ritagliare l’acetato con forbici e taglierino obbligava a cercare forme lineari o curvilinee basiche, ma dalle combinazioni di questi pochi elementi, tuttavia, possono scaturire infinite combinazioni creative.
Un’operazione del genere potrebbe essere fatta con Photoshop in pochi minuti ma la manualità porta a una maggiore attenzione per le scelte progettuali, e permette di capire meglio il metodo di lavoro di uno dei riferimenti “alti” di questo workshop: Antonio Boggeri, uno dei designer che ha fatto la storia della grafica italiana.
Una volta asciugati, gli artefatti sono stati piegati e rilegati tra loro a mo’ di quaderno usando scotch biadesivo oppure ago e filo, diventando il ricordo di una giornata piacevole nel centro di Firenze da cui ho imparato qualcosa di nuovo.
In questo album Flickr è pubblicato una galleria di immagini della giornata.
Torno a parlare di A’ Design Awards perché si avvicina il termine alle iscrizioni per partecipare a uno dei più ampi e completi concorsi di design di sempre: hai tempo fino al 28 febbraio per registrarti e caricare il tuo progetto. Il concorso prevede un gran numero di premi in ogni tipologia di design – sia progetti realizzati che in fase di prototipo – e può diventare un’importante occasione di visibilità per i designer emergenti e gli studenti; la registrazione è in lingua inglese, ma in questa pagina è disponibile un’esaustiva presentazione in italiano di A’ Design Awards.
Le categorie per cui concorrere sono numerosissime, fino a 110 per l’esattezza, ma oltre a queste sono assegnati dei premi maggiori, che riuniscono in macro categorie tutti gli altri, e che hanno naturalmente un maggiore prestigio: Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award e Good Fashion Design Award.
I vantaggi per i vincitori sono molteplici, e non prevedono costi aggiuntivi: estesa campagna di PR e distribuzione di comunicati stampa, trofeo del premio, pubblicazione sull’annuario, invito alla serata di gala, mostra dal vivo dei progetti selezionati, opzione di vendita per i prodotti vincenti, inclusione nelle graduatorie mondiali di design, marketing e consulenza.
La scadenza delle registrazioni è il 28 febbraio, e i vincitori saranno annunciati su questo blog il 15 aprile 2016.
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